Tra i piercing meno dolorosi in assoluto
Il dolore di un piercing al trago si colloca, in un’ipotetica classifica, nelle posizioni più basse ma, paradossalmente, tra le più alte se si circoscrivono i casi al solo orecchio.
Piercing all’orecchio
Nonostante il fatto che l’area di un orecchio sia così piccola in proporzione al resto del corpo, esistono una quindicina di modi differenti per forarne la cartilagine.
Uno de motivi per cui i piercing all’orecchio sono così diffusi è che non si discostano molto, a livello di dolore e di apparenza, dai fori a lobi a cui siamo state abituate fin da piccole.
Tra le poche controindicazioni di questo genere di piercing è che sono molto lenti a guarire e possono dare adito ad infezioni che, se mal curate o particolarmente gravi, possono arrivare a deformare la cartilagine sul cui il piercing è stato praticato.
Il dolore di un piercing al trago
Comparando il dolore causato da un piercing all’orecchio con quello che comporta forare altre parti del corpo più ricche di nervi e di vasi sanguigni, ci si rende conto che la cartilagine dell’orecchio è uno dei punti meno dolorosi da forare.
Non è possibile fare una stima precisa del dolore provato da un individuo quando viene sottoposto a uno stimolo, ma di certo si può affermare che per chiunque un piercing all’orecchio è meno doloroso di un piercing al capezzolo.
Tra i vari punti di un orecchio invece è più difficile stabilire delle differenze di sensibilità ma sembra che il tragus sia uno dei piercing più dolorosi da praticare, soprattutto perché è strettamente necessario utilizzare la tecnica dell’ago e non utilizzare una pistola fora lobi. Si tratterà quindi di un dolore piuttosto prolungato ma non particolarmente acuto. Nel caso in cui fosse necessario intorpidire un po’ la parte si può ricorrere all’applicazione di ghiaccio per alcuni minuti prima di forare l’orecchio o di apposite creme anestetiche.
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